PPC: cos’è e come farla

Si sa, raggiungere un buon posizionamento all’interno dei motori di ricerca è un processo abbastanza lungo soprattutto se si parla di un nuovo prodotto o servizio presente sul mercato o addirittura di una start
up. E’ proprio per questo motivo che è stato ideato un nuovo strumento d’internet marketing per fare pubblicità online mediante un pagamento, per l’inserzionista, di una quota prestabilita ogni volta che l’utente clicca l’annuncio pubblicitario. Si tratta del pay-per-click o meglio conosciuto PPC, un nuovo metodo in grado di ottenere, fin da subito, dei risultati tangibili.

Sicuramente avrai notato che nei motori di ricerca ci sono degli appositi spazi in cui sono inseriti gli annunci pubblicitari: è proprio qui che inserzionista lo fa comparire ogni qual volta che l’utente digita una parola chiave collegata alla sua offerta. Il promotore paga, però, la quota prestabilita solo nel momento in cui l’utente clicca sul suo annuncio e dunque spende soldi soltanto nel caso di utenti che sono realmente interessati all’offerta. Bisogna fare attenzione con questo modello di PPC perché ultimamente sfortunatamente si è diffuso un nuovo fenomeno dei click fraudolenti: questo concerne tutti i sistemi informatici o persone fisiche che imitando un utente legittimo cliccano sull’annuncio per creare un guadagno improprio.

L’importante è, prima di creare qualsiasi tipo di annuncio, che l’inserzionista scelga bene la sua nicchia di riferimento individuando i giusti termini di ricerca ed elaborando una pubblicità che catturi l’attenzione dell’utente.
Generalmente vengono studiate le offerte e le parole-chiave partendo da un budget piuttosto basso per poi decidere in base all’andamento della campagna se puntare somme più cospicue sulle key-words che hanno avuto maggior successo.

Cos’è nel dettaglio il Pay-per-click?

Come accennato precedentemente il PPC consiste nel redigere un annuncio piuttosto accattivante che verrà fatto girare da Google in base alle indicazioni impostate nelle ricerche dei consumatori finali.
Ad esempio, negli esiti ottenuti cercando ”abito lungo da sera” si ottengono prima gli annunci sponsorizzati con PPC da google shopping, in quanto si tratta di un prodotto, poi quelli visualizzati con pay-per-click riguardante i siti per arrivare ai risultati naturali della ricerca.

Il PPC è dunque una tecnica incentrata sull’immediatezza e fa sì che l’annuncio venga posizionato in pochi minuti nelle prime pagine dei risultati, potendo determinare anche le fasce orarie, i luoghi di ricerche e distanze approssimative.
Dunque se cerchi il migliore strumento per far trovare più facilmente il sito web, questo fa al caso tuo… ma ricorda che avendo un tempo limitato non darà benefici nel posizionamento naturale dei motori di ricerca, che invece si basano su un altro tipo di logica. Infatti una volta terminata la campagna pay-per-click Google interrompe le pubblicazioni è il sito web non sarà più facilmente rintracciato da chi già ne è venuto a conoscenza; serve per rendere visibile a più persone possibili la tua promozione espandendo così il tuo servizio o prodotto anche su in target differente da quello su cui si lavora principalmente.

Come funziona il PPC?

Alcune volte il payperclick risulta essere l’arma vincente di una campagna ma se non sia una strategia ben pianificata in precedenza può essere solo una perdita di denaro. E’ difficile generalizzare il suo utilizzo perché ogni caso va contestualizzato e analizzato nello specifico; ad esempio se si vuole applicare questa strategia ad un annuncio PPC di un negozio di scarpe a 800 km di distanza che non prevede un e-commerce, la strategia pay-per-click sarà sicuramente uno spreco inutile di denaro. Dunque come si è potuto capire, il suo principale scopo non è l’aumento degli accessi al sito web bensì l’acquisizione di una maggiore visibilità.

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