La migliore delle cure per le calvizie

Le calvizie, i rimedi per evitarle

La calvizie è una malattia che interessa l’80% degli uomini. Dati importanti, che aiutano a comprendere come essa sia vissuta con timore dal mondo maschile. Gli uomini non sono tutti uguali, in quanto tra loro vi è chi accetta la sorte e chi invece desidera combattere la malattia, affidandosi a rimedi farmacologici e ad operazioni chirurgiche. Vediamo assieme quali sono le pratiche che interessano la calvizie e la sua cura.

Calvizie: la cura farmacologica

Esistono dei farmaci destinati alla cura delle calvizie. Essi devono essere prescritti dal medico e assunti secondo la posologia indicata. Il farmaco più famoso è il Finasteride, autorizzato per l’alopecia androgenetica, la più diffusa tra gli uomini. La sua funzione si basa sull’inibizione del famoso enzima 5-alfa-reduttasi, il quale gioca un ruolo fondamentale nel rendere fragile i capelli. Essendo l’alopecia androgenetica una malattia irreversibile, l’assunzione del farmaco può dare risultati nell’arco di circa tre mesi, ma va sottolineato che dovrebbe essere assunto per tutta la vita. Molte sono le controindicazioni dei farmaci, per cui un’attenta ed intelligente analisi chiede di essere preventivamente messa in atto. Mentre l’Alfatradiol si presenta come un farmaco affine al Finasteride, diversa è la funzione del Minoxidil, il quale viene applicato direttamente sulla cute colpita da alopecia per ravvivare la crescita. Nella calvizie, la cura farmacologica non deve intendersi come risolutiva del problema, in quanto si tratta di una malattia irreversibile. Essa può aiutare la ricrescita nei soggetti giovani e in particolari periodi della vita, ma porta con se la richiesta di essere protratta nel tempo.

Calvizie: la cura chirurgica con il trapianto di capelli

E’ assodato che l’unica cura per porre rimedio all’alopecia è il trapianto dei capelli. Passi da gigante sono stati fatti nei protocolli dedicati al trapianto dei capelli e, al giorno d’oggi, esso assicura sia una buona omogeneità dei capelli trapiantati, che la giusta direzione, atta a non rilevare un effetto estetico artificiale. Il trapianto di capelli si basa sull’esportazione di bulbi e follicoli dalle zone più popolose e dalla loro conseguente apposizione nelle zone prive di capelli. Il trapianto di capelli presenta delle tempistiche piuttosto lunghe, in quanto la ricrescita naturale avviene dopo almeno sei mesi dalla data del trapianto.Esso presenta dei casi di riuscita diffusi, ma le ultime scoperte scientifiche chiedono che esso venga integrato da un protocollo di sospensione cellulare votato alla produzione di cellule staminali. Effettuare il trapianto di capelli a Firenze è possibile e il bravissimo Dottore saprà spiegarvi al meglio i dettagli dell’operazione e gli eccellenti risultati.

Calvizie, la cura che guarda alle cellule staminali

Per vari motivi il trapianto di capelli può non funzionare, con conseguenze morali preoccupanti in alcuni pazienti. L’alopecia è una malattia che non interessa solo il cuoio capelluto, ma che presenta forti ripercussioni a livello psicologico. Ecco che l’insuccesso può portare a situazioni frustranti, nonché alla necessità di sottoporsi a continui trapianti per risolvere il problema. Le frontiere della scienza applicata al settore, hanno individuato tra le cause dell’insuccesso del trapianto di capelli, l’impossibilità dei bulbi di sopravvivere se non si trovano in un ambiente favorevole. Questo ambiente viene creato mediante un protocollo di sospensione cellulare, attuata meccanicamente sulla zona della nuca. Aggiungendo una quantità definita di cellule staminali si attua un processo di rigenerazione e i capelli trapiantati hanno decisamente più possibilità di sopravvivere e di crescere in modo florido e naturale.

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