Il cartomante: tra ordinario e magico

Cartomanzia è un’arte divinatoria che si esplica con l’uso di carte particolari come i Tarocchi e le Sibille o altri tipi di carte. Quindi, con le carte si può predire il futuro? Non esattamente, in quanto la materia è un po’ più complicata, ma non impossibile.

Un po’ di storia sulla cartomanzia

Per esempio, i Romani lasciavano agli indovini la lettura di particolari segni per ricevere le rivelazioni degli Dei. Anche Platone scrive sulla cartomanzia, considerandola una follia benevola per aiutare gli individui e la comunità. In particolare Platone afferma che questa pratica è un mutamento delle regole sociali. Allora si può capire facilmente che la cartomanzia non è solo predire il futuro, ma è anche interpretare i segni con il raggiungimento di un altro stato di coscienza. Alla fine, predire il futuro serve per sapere in anticipo cosa sta per succedere e da sempre i popoli sono ed erano curiosi di conoscere il proprio futuro. Basta pensare che sul Tempio dell’Oracolo di Delfi in Grecia c’è scritto che l’uomo se conosce se stesso, conosce anche l’universo e gli Dei. A questo punto, tutti possono chiedere all’Oracolo per trovare quel che si cerca, sia sotto forma di predizione del futuro che come consiglio materiale o più personale. Ecco allora che la cartomanzia è sempre una, mentre i mezzi per conoscerla ed usarla possono essere tanti, come le carte o i tarocchi. Questi ultimi sono quindi lo strumento giusto per interpretare i segni.

La figura del cartomante

Un buon cartomante è una persona normale, come tante altre, senza poteri fisici, non si veste diversamente e non crede a filosofie particolari, però è una persona un po’ speciale, cioè più sensibile. Utilizzando la cartomanzia il cartomante è davvero una persona spirituale con forte intuito che attrae energie personali e positive. Chi nella vita non si è mai rivolto ad un cartomante o almeno abbia solo pensato di farlo. In effetti, è la vita stessa che ci pone di fronte a degli ostacoli o a delle decisioni da prendere, nel campo affettivo, economico o fisico. Il cartomante dovrà avere quella sensibilità per capire ed aiutare la persona che chiede il suo parere. Con l’aiuto del cartomante o della cartomanzia si può ottenere una maggiore consapevolezza, per trovare le soluzioni più adatte ai vari problemi. Con la conoscenza e la compassione la figura del cartomante supera i limiti e i pregiudizi attraverso le carte che ci parlano quasi sempre in modo reale, per guidare e indirizzare sulla strada giusta da intraprendere.

I Tarocchi

Lo strumento più utilizzato nella cartomanzia è il mazzo dei Tarocchi, intesi sia in senso filosofico che matematico. Gli stessi sono rivolti al positivo e all’ideale, come se i pensieri fossero numeri esatti, per dare spazio alla semplice ed assoluta vastità del genio umano. I Tarocchi sono composti da settantotto arcani, ventidue dei quali sono gli Arcani Maggiori o carte emblematiche e di maggior valore; le altre cinquantasei sono carte suddivise in denari, bastoni, coppe e spade, o meglio dette Arcani Minori. Gli Arcani Maggiori possono essere le forze del macrocosmo, mentre gli Arcani Minori le potenze e gli eventi, anche se significano molto di più, in quanto ogni arcano rappresenta un suo mondo. Il mazzo di Tarocchi più conosciuto è quello dell’Antico Tarocco di Marsiglia, ma ne esistono tanti altri. Col passare del tempo, i diversi pensatori che hanno conosciuto queste carte hanno creato un proprio mazzo personale con nuove interpretazioni. La cosa strana però è che nessuno sa l’origine dei tarocchi e quale poteva essere il primo mazzo o a cosa servivano davvero. A questo punto quindi si può scegliere il mazzo di Tarocchi più vicino ad ognuno di noi. In effetti, colui che ha progettato un mazzo di Tarocchi aveva la sua idea di vita che ha poi racchiuso nei disegni di ogni carta, lasciando una parte di se stesso. Così ogni mazzo ha una sua filosofia e va scelto perché più vicino come concetti e modo di pensare, quasi come se fosse un amico. Il proprio mazzo sarà quello che fra i tanti ci attrae maggiormente. Non è necessario usare tutte le carte che esistono all’interno del mazzo dei Tarocchi, a volte ne bastano solo tre. I diversi mazzi possono affrontare i problemi o svelarci le risoluzioni in modo diverso, proprio perché lo stesso fenomeno può essere visto da punti di vista differenti. Ci sono carte per un certo tipo di analisi e altre per altri aspetti. E’ per questo motivo che il cartomante dispone di un mazzo principale, ma ne possiede altri. La cartomanzia alla fine non è altro che uno studio approfondito del destino o della sorte, un aiuto positivo, un altro modo di vedere ed interpretare, un consiglio, o magari a volte solo una curiosità.

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